LE NOTIZIE DI HAPPY DAYS ITALIA

HENRY WINKLER  L'incontro dei Fan con Henry Winkler Verona 17 maggio 2013



A PRANZO Con Henry “The Fonz” Winkler Emozioni e sensazioni di una giornata memorabile Di Leonardo Lopez "

Non si ricordano i giorni, si ricordano gli attimi" scriveva Pavese e di attimi da ricordare Henry Winkler a Verona ce ne ha regalati tanti. Tutto comincia al Piccolo Teatro Giulietta, ore 11: Winkler arriva e gli occhi di molti, i miei compresi, si illuminano. Il mito, The Fonz, il personaggio che ha segnato un epoca si materializza all'improvviso, accolto dall'entusiasmo dei presenti, portando raggi di sole in una giornata altrimenti grigia e piovosa. Henry è a Verona per presentare il suo libro, scritto e pensato per ragazzi con problemi di dislessia. Ci parla in prima persona delle difficoltà vissute personalmente dovute proprio alla dislessia, ci parla della vita di tutti i giorni, ci esorta al "pensiero positivo". Qualcuno in sala gli dice, a ragione, che tra le tante cose avrebbe potuto fare il filosofo e sicuramente ad Henry sarebbe riuscito splendidamente anche questo.
 
E' infatti impossibile non accorgersi che il giovane ribelle della famiglia Cunningham, spogliato dei panni nei quali molti l'hanno apprezzato, è un uomo dalle enormi doti umane, dotato di un'umiltà quasi disarmante. Un uomo come tutti noi, ma si sa: i migliori sono anche i più umili. Dopo la presentazione del libro arriva l'ora del pranzo insieme alle persone del fan club. Winkler, prima di sedersi a tavola, passa a stringere la mano a tutti dico TUTTI i presenti in sala ed io, che ho sempre sognato di vederlo dal vivo, mi trovo ora alla sua tavola e comincio ad avere il forte dubbio di stare sognando. Faccio una foto, ne faccio un'altra, lo cerco con lo sguardo e mi rendo conto che invece è tutto vero, che lui è lì con noi e soprattutto che è felice di esserlo, come lui stesso dirà nel pomeriggio. Tra una portata e l'altra si fanno foto e ho anche modo di consegnarli un regalo, portato da Torino e pensato appositamente per lui. Anche quì emerge l'uomo straordinario perché The Fonz apre il pacchetto sorpreso e sinceramente compiaciuto e realizzo che sembra essere il classico uomo della porta accanto. Tra le foto, gli autografi e l'emozione il pranzo vola via in un istante ed Henry chiede al traduttore di comunicarci quanto sia felice dell'accoglienza ricevuta, di quanto sia sinceramente sorpreso dal calore che gli abbiamo saputo trasmettere. Ora è tempo per lui di tornare in albergo e per noi di tornare a casa, col cuore pieno di emozione e gli occhi colmi di gioia. Anche nel saluto finale c'è qualcosa di speciale perché Henry non vuole semplicemente salutare, ma passa nuovamente da ognuno di noi per un'ultima stretta di mano. Fino a prima di questa giornata conoscevo The Fonz solo da lontano, conoscevo a memoria le sue battute e le sue scene, il ragazzo tutto moto e belle donne. Oggi però ho potuto toccare con mano l'Uomo Winkler ed è come se avessi incontrato due leggende assolute, due icone, due miti in una persona sola. Parrebbe che più di così non si possa chiedere a questa giornata e invece c'è dell'altro. C'è dell'altro perché oltre a tornare a casa con la realizzazione di un sogno, torno con un'amicizia nuova e sincera. Quest'amicizia si chiama Stefano, una persona autentica, una persona a cui avrei volentieri fatto un favore per lui importante, una persona che ha contraccambiato come meglio non poteva, ovvero regalandomi questo sogno. Grazie Stefano per avermi concesso questo enorme privilegio. Un abbraccio a te e a tutti gli utenti di Happy Days Italia. Leonardo Lopez
Nella foto leonardo Lopez che premia Henry Winkler con il Crest Araldico Dell'Arma Dei Carabinieri
 
 



INCONTRO CON HENRY WINKLER, IL FONZIE DI HAPPY DAYS Massimiliano Finotti, di Porto Viro, Rovigo, p.r. nelle discoteche, meglio conosciuto come Max Finotti ha realizzato il sogno di conoscere il noto attore americano di Happy Days, Henry Winkler, il famosissimo Fonzie. E ci racconta a sua magica esperienza a Verona. “…ho conosciuto FONZIE!”. E’ GIOVEDI, domani sara’ il grande giorno, ma quel domani, mi sembra lontanissimo ed ogni minuto passa con la sostanza di un ora, e la febbre sale… …ma è vero?……è la domanda che continuamente mi frulla nella testa, poi guardo nel cassetto, e prendo quella busta che da giorni tengo nascosta come fosse un diamante di mille carati, e la apro… Venerdi 17 Maggio 2013 alle ore 13 “sei invitato a pranzo con ” HENRY WINKLER invito strettamente personale……SI è TUTTO VERO, si sta materializzando un sogno, sto per conoscere una leggenda, un attore, un persona che ha segnato un epoca, il mitico Artur Fonzarelli che della serie Happy days è stato il simbolo… Arriva sera, e per anticipare il tempo, punto la sveglia e mi metto a letto e cercando di dormire……IMPOSSIBILE, la tensione è troppa, domani sara’ una giorno speciale, e come tutte le cose speciali si ha paura che qualcosa possa andare storto. …non so come, ma sono riuscito ad addormentarmi!!! Apro gli occhi, oddio la sveglia??….perchè non ha suonato?….mi sono preso a letto, non è possibile…mi alzo di colpo, accendo la luce e corro giù dalle scale quasi volando ma fortunatamente mi accorgo di aver semplicemente anticipato il timer di mezz ora!! in 10 minuti sono pronto,chiamo il mio amico Emil e si parte, destinazione verona ristorante 12 apostoli, uno dei ristoranti piu’ famosi d’italia, e penso, ma sta succedendo a me??..sospiro e fantastico pensando a cio’ che succedera’ tra un paio d ‘ore, INCONTRERO’ FONZIE!! Arriviamo a verona, trovo subito parcheggio vicino il centro, e frettolosamente con la camminata scolastica ci avviamo verso l’arena e mi accorgo quanto questa citta’ sia splendida, ma oggi particolarmente magica.. chiedo alla prima persona che incontro, scusi, per raggiungere il ristorante 12 apostoli?? ….. facilissimo, è famosissimo…. e la persona gentilmente mi indica la strada come fosse un satellitare, e mentre le sue parole me le sentivo suonare ancora in testa , me lo trovo davanti…RISTORANTE 12 APOSTOLI…
SI E’ QUI, è questo….ci siamo, l’ultima fatica, sara’ l'attesa!!! Ormai mancano 20m all'una e davanti al ristorante ormai ci siamo tutti, siamo in 25…… 2 di torino 4 di firenze alcuni di milano e amici del posto, ma in quel momento si parlava un unica lingua il “FONZESE”. Siamo invitati ad accomodarci e prendere posto a tavola, organizzata a ferro di cavallo capisco chiaramente dove si sarebbe seduto e mi prenoto il posto al suo fianco.. Mentre sono accorto a posizionare un oggetto come simbolo di “sedia occupata” sento un po di brusio vicino all’ ingresso…è ARRIVATO!!! SI lo siamo, 25 inebetiti che guardano lui, Henry Winkler, il mito… INCREDIBILE MA COSA FA????….ad una ad una sta baciando e abbracciando tutte le persone del tavolo….. sorridente, disponibile si sta avvicinando tra poco tocca a me, gli stringero’ la mano e lo abbraccero’, non puo’ essere, NON SVEGLIATEMI proprio ora…. ….apro gli occhi, chiusi dall’ emozione, e ce l ho davanti……mi guarda, NICE TO MEET YOU… non mi esce neanche l inglese scolastico e l unica cosa che riesco a dire è FOTO FOTO FOTO, ce l ho, dentro il mio iphone ho la foto con la leggenda!! il suo sorriso, la sua ‘gentilezza e benevolenza ci mette tutti a nostro agio, prende la sua macchina fotografica ci raggruppa e ci scatta una foto, ASSURDO… Nel frattempo prendiamo posizione a tavolo e siamo pronti per il brindisi,ma ancora una volta LA SORPRESA, il primo ad alzarsi è lui e con il calice in mano dice una cosa meravigliosa…OGGI NON HO VOLUTO FARE COLAZIONE PER POTER GUSTARE QUESTO PRANZO MAGICO IN VOSTRA COMPAGNIA, SIETE FANTASTICI E MI SENTO FELICE… Ho l adrenalina a mille, sento la positivita’ entrarmi dentro, che persona fantastica…… Tra foto, baci, abbracci autografi e il suo sorriso perenne, il pranzo si conclude e il nostro mito deve andare, ha tantissimi impegni…IN italia per presentare il suo libro , domani sara’ ospite d’onore presso il Cecchi Point in Via Cecchi 17 a Torino… Nel libro Hank Zipzer e le cascate del Niagara edito da Uovonero, racconta la storia di un giovane dislessico capace di affrontare il mondo superando le difficoltà. L’attenzione al problema della dislessia di Henry Winkler deriva dalla sua personale e difficile esperienza di ragazzo dislessico. …oggi ho voluto raccontare la mia piccola grande esperienza, di una fantasia e speranza rincorsa per anni… A me è successo di realizzare quella lontana illusione, ma bisogna crederci…. spero possa accadere anche a voi di avere l’ opportunità di realizzare un sogno, qualsiasi esso sia!!! Massimiliano Finotti  
 




17/05/2013 un Giorno Indimenticabile.

Poter descrivere le sensazioni e le emozioni provate a chi non ha partecipato, è quasi impossibile. Il momento era meraviglioso ma allo stesso tempo terribile, perché non sapevi come comportarti davanti a un " Mostro Sacro " come lui. Poi come d'improvviso tutto è cambiato. Ogni gesto fatto da  Henry,  il suo tono di voce , la sua spontaneità , davano un senso di familiarità, come se l'avessimo conosciuto da sempre. Ed in parte questo è vero,  perché  “Noi” conoscevamo il suo personaggio,  che tutte le sere aspettavamo con gioia.  Henry ha aperto il suo cuore a tutti noi, e tutto ha iniziato a scorrere in maniera più semplice e chiara,  mostrandoci la chiave per risolvere le difficoltà. Che splendida sensazione stare li a guardarlo e percepirne l’energia, dimenticando così, le domande che avresti voluto fare e le miriade di Fotografie che avresti voluto scattare!
Ogni parola in piu' potrebbe sembrare superflua ! Finta! Ma mai, piu' che adesso, può tornare utile un verso di una canzone di Battisti ......Capire tu non puoi, tu chiamale se vuoi… emozioni…    E come dice lui !!............ "If you will it, it is not a Dream" Vogliamo inoltre fare, un ringraziamento particolare a Stefano, che ci ha permesso di vivere questa magnifica giornata in compagnia del nostro  amato beniamino ! Luca & Antonella  
 


Quando ho saputo che winkler veniva in italia non ci potevo credere.... allora mi sono organizzato e domenica di buon ora sono partito in solitario per piacenza , sinceramente non mi sembrava possibile vederlo in carne ed ossa! per quelli della generazione degli anta come me cresciuti a pane e happy days mi permetto di affermare che è stato di esempio di lealtà e in una piccola parte ha formato caratterialmente molti di noi.... mi ricordo perfettamente da ragazzino dissi a me stesso anche se la cosa può sembrare banale( trà le cose che vorrei fare da grande incontrare fonzie) e quasi 40 anni dopo ci sono riuscito. quando è entrato nella sala verso le 18 e 20 di domenica ho avuto un flash di pochi secondi quante volte mi ero immaginato quel momento non nascondo anche qualche lacrimuccia, io ero li in prima fila a 2 metri da winkler che ci fotografava lui a noi.... poi ha cominciato a raccontarci della sua vita del lavoro del padre dellla sua dislessia e per finire prima che cominciasse a fare autografi mi sono avvicinato stringendogli la mano e lui molto disponibile ha scambiato un paio di battute con mè.... l'unica parola che gli è dovuta è thanks........ Sergio
   


Ciao a tutti mi chiamo Roberto il mio racconto è molto semplice. Quest'estate ho fatto un viaggio negli u.s.a e tra le varie tappe mi sono fermato x 3 giorni a Milwaukee. L'ho fatto x due motivi .

Primo x vedere dal vivo la mitica statua di Fonzie posizionata vicino al river secondo x visitare la fabbrica e museo dell'Harley Davidson. Gia' questo x me è stato realizzare un piccolo sogno ma solo qualche mese dopo e x esattezza il 15 maggio grazie a Stefano ( e non finiro' mai di ringraziarlo ) sono riuscito ad incontrare di persona Henry Winkler stringendogli la mano e facendomi autografare la foto con la sua statua fatta in precedenza.

Questo è stata x me una grande emozione e una grande sorpresa è stato vedere come Winkler fosse cordiale con tutti nonostante la grande ressa che si era creata intorno a lui. Grande uomo sia sullo schermo che nella vita. Roberto.
   


FONZIE, IL “BULLO BUONO” …Cosa c’e’ di piu’ bello che far felice un bambino…, un bambino di 4 anni poi! E’ quello che e’ successo venerdi’ 17 maggio 2013, alla sera, alle ore 21.00 nella sala dei comuni della Provincia a Lodi, una serata che quel bambino non dimentichera’. Qualche giorno prima aveva saputo dell’arrivo in Italia di Henry Winkler …il grandissimo FONZIE, (si’ proprio quello di happy days) per la presentazione di un suo libro sulla dislessia. Percio’  attendeva quel giorno cosi’ come si attende la finale di champions dopo 45 anni e finalmente la “finale” e’ arrivata e dopo aver visto, rivisto, stravisto tutte le puntate ed aver ormai imparato a memoria tutte le battute…eccolo spuntare dal finestrino di una macchina… Incredibile, Fonzie…,quello che incarnava happy days, quel fantastico telefilm che raccontava le vicende di giovani ragazzi americani negli anni ’50, le loro storie, i loro primi amori, le loro spensieratezze ed i loro timori sulle prime scelte della vita fino a quando sono cresciuti ed hanno dovuto prendere decisioni importanti.
 Li’ Fonzie c’era, era con loro, era uno di loro, era il “bullo buono”, quello che ti tirava fuori dai guai, Nel telefilm ed in particolare in lui si manifestavano quei sentimenti che erano tipici delle famiglie di quel periodo,(come lo stesso Henry ha detto in un’ intervista al salone del libro di Torino), l’unione familiare, l’amicizia, tutte cose che fortunatamente quel bambino ha vissuto.

Henry ora scrive libri per bambini dislessici, ha parlato della sua vita, della sua infanzia e di come uscire vincitori da situazioni difficili se aiutati da esperti. Troppo spesso molti vengono giudicati incapaci di fare qualcosa perche’svogliati o ignoranti, molte volte pero’ questo e’ dovuto a problemi che si possono superare con l’aiuto di qualcuno esperto, cosi’ come faceva Fonzie, in aiuto di chi aveva bisogno di volta in volta. Si  e’ evidenziato uno spessore umano fantastico, collabora con associazioni per tossicodipendenti, alcolisti e bambini vittime di abusi. Un grande. Alla fine della serata qualcuno gli ha anche urlato “ FONZIE FOR PRESIDENT” ma lui ha declinato l’invito dicendo che i politici sono solo burattini in mano alle lobbi delle armi…STANDING OVATION… Credo che questa frase meriti un commento fatto dallo stesso Fonzie in una puntata di happy days quando Richie gli chiese:”Fonzie  cosa vuoi dire alla gente del 21esimo secolo ?” e lui ha risposto”HEY…” Bene, quel bambino alla fine e’ riuscito anche a farsi autografare il libro ed a fare una foto con Henry e si è sentito come quando ha vinto la  “champions”. Ah, dimenticavo… il bambino e’ quello con la giacca rosa…   Devid.
 
 

Lodi, 17 Maggio 2013 "Il giorno dei giorni"   Ho vissuto di Happy Days gran parte della mia vita..cominciando come tanti di noi attempati quasi quarantenni (sono nato nel 1974 come HD) a vedere le puntate trasmesse dalla Rai che da bambino vedevo dai nonni, e quando nel 1992 (trascinando a forza mio papà per le desertiche strade di Los Angeles) sono riuscito a trovare la vera casa della famiglia Cunningham, ho cominciato a capire il significato della parola "emozione"..., ma non sarebbe stato nulla a confronto di quello che 21 anni dopo sarei riuscito a realizzare a Lodi.. Non ho francamente mai avuto la possibilità di condividere la mia passione con altre persone..diciamo che ho vissuto una passione "intima", fino a quando per puro caso..facendomi la barba, ho sentito alla Radio parlare della presenza di Henry Winkler a Milano, la cosa mi ha messo subito in allarme e verificando su Internet ho scoperto che ormai l'appuntamento milanese era passato.., rimanevano però altre date e località e la migliore era a quattro ore di distanza a Lodi, motivo per il quale senza pensarci un attimo, ho caricato la mia paziente moglie e mi sono catapultato la (io sono di Novara ndr) cercando di far capire a lei, cinese di nascita, chi fosse Fonzie per noi italiani..

Arrivato a tempo record sul posto, mi sono accorto di essere giunto con due ore di anticipo, per cui mi sono pazientemente seduto ad aspettare, sognando nervosamente quello che da li a poco sarebbe accaduto.., ed è stato in quell'occasione che minuto dopo minuto, Shu ed io abbiamo conosciuto persone che a loro volta non sapevano come calmare i fremiti dell'attesa, tra loro anche un simpatico signore che è stato l'autista di "Fonzie" durante il periodo magico della sua carriera, era affascinante sentire i suoi racconti..., ma ad un certo punto, quando la folla ormai numerosa bloccava quasi la piccola stradina d'entrata, una macchina portava in mezzo a noi l'icona che tanto ci ha fatto sognare ed eravamo quasi increduli di poterlo vedere in mezzo a noi.., mamma mia..è stato in quel momento che correndo siamo andati a prendere posizione nell'aula preposta per l'incontro, la folla era ormai oceanica e parecchi sono rimasti chiusi fuori..la tensione quindi saliva..
Una volta seduti Shu ed io abbiamo preso due libri di Hank Zipzer e poi atteso..., fino a quando...eccolo la: Lui, Fonzie! che esordisce dicendo: "my name is Henry" e il pubblico si scioglie in un momento, quello che poi è successo e ha detto è risaputo, in quanto eloquentemente descritto in questo bellissimo sito e nelle varie esperienze dei miei "colleghi di ventura"..cosa posso aggiungere? che vederlo mi ha fatto sentire a casa, coetaneo del mio papà ne aveva anche i modi, educati, quasi imbarazzati inizialmente nel porsi a noi, poi allegri e confidenziali, insomma: uno di noi; anche l'atteggiamento spavaldo di qualcuno che in sala rumoreggiava prima del suo arrivo, si è immediatamente calmato vedendo il nostro grande amico. Henry volava tra aneddoti del suo passato, intervallati da riferimenti alla dislessia, che introduceva in maniera mai pesante, ma tesa a farci riflettere su un problema, una volta non conosciuto, poi sottovalutato ed oggi, anche grazie a lui, più facile da definirsi, insomma, una grande vittoria. Finito di parlare, ci ha invitati a seguirlo nella stanza adiacente, dove avrebbe firmato i libri..e chiaramente il sottoscritto e signora erano già davanti alla porta eheh, comunque, arriva il nostro momento, il ragazzo all'entrata ci da l'ok e così..eccoci li, di fronte al mito che ci accoglie con uno splendido sorriso, mi autografa il libro ed in quel momento, contravvenendo alle regole della casa: "niente foto con lui.." lo abbraccio e mi rivolgo a Shu, che spara 26 foto a mitraglia, registrando tutta la scena come fosse un filmato sotto il suo sguardo divertito.., fatto questo e firmato anche il libro di mia moglie, gli do la mano e lo ringrazio calorosamente ricevendo la sua dolcissima risposta...e li finiva uno dei giorni più belli della mia vita, perché si dice spesso: "l'ho sempre sognato"..ma io l'avevo sognato davvero! anni fa ricordo di aver vissuto un esperienza simile nei miei sogni...ed oggi è realtà. Non volendomi far mancare niente, sono andato due giorni dopo anche al Salone del Libro di Torino! ..sempre con la mia stra-paziente moglie (meno male che è maestra di yoga..eheh) ed ancora in prima fila ci siamo goduti Henry di nuovo, anche se questa volta, vista la quantità oceanica di persone, non ha potuto fermarsi a conoscere i suoi fans, è stata comunque l'occasione per numerose altre foto e filmati che lo ritraggono per quello che è: "un vero amico"  Paolo & Shu
 
 



Il mio incontro con Fonzie a Lodi nel 2013, per la presentazione del suo libro! Marco De Fazi
   




L'incontro a Milano di Aldo Colonnello con Henry Winkler. Aldo è il fratello di Antonio Colonnello il doppiatore italiano di Fonzie scomparso nel 2005.

Crediamo che l'espressione di Henry Winkler, nella foto a sinistra, sia dovuta alla notizia di avere davanti il fratello del suo doppiatore Italiano.

Ringraziamo Aldo per averci inviato queste simpatiche foto.